Geo Badge è una App per IOS ed Android che l’utente installa sul proprio smartphone e tramite cui invia esplicitamente informazioni al portale web Persone Lavoro.

La geolocalizzazione della timbratura effettuata dall’utente è una della informazioni che possono essere inviate tramite App; ci sono diversi dubbi a riguardo, specialmente per quanto riguarda la tutela della privacy del lavoratore.

E’ importante sapere che la scelta di abilitare la geolocalizzazione NON E’ OBBLIGATORIA: da portale si può impostare come NON ATTIVA e decidere quindi di non geolocalizzare la timbratura (ANAGRAFICA – SERVIZIO – MODIFICA – RILEVAZIONE – MODALITA’ LETTURA GPS –> NON ATTIVA).

 

 

Di seguito alcuni chiarimenti:

E’ POSSIBILE GEOLOCALIZZARE L’UTENTE DURANTE L’INTERA GIORNATA LAVORATIVA?

No. La geolocalizzazione è attiva solo nella data e nell’orario in cui avviene la timbratura. La posizione viene rilevata nel momento in cui l’utente clicca volontariamente sull’icona designata per l’invio della timbratura.

COME FA L’UTENTE A SAPERE QUANDO E’ ATTIVO IL GPS?

Sullo schermo del telefonino è sempre ben visibile un’icona che indica che la funzione di localizzazione è attiva. L’applicazione è progettata in modo tale da impedire il trattamento di altri dati contenuti nel dispositivo di proprietà del lavoratore (ad esempio, dati relativi al traffico telefonico, agli sms, alla posta elettronica, alla navigazione in Internet o altre informazioni presenti sul dispositivo).

 

 

 

IL SISTEMA MEMORIZZA LE COORDINATE DELLA POSIZIONE DELL’UTENTE?

Il sistema cancella le coordinate geografiche della posizione del lavoratore, avendo verificato preventivamente al fine di scongiurare possibili abusi, l’associazione tra le coordinate geografiche della sede di lavoro e la posizione del lavoratore e conservando il solo dato relativo alla predetta sede di lavoro, la data e l’orario cui si riferisce la timbratura.

I SISTEMI DI GEOLOCALIZZAZIONE DEGLI UTENTI SONO CONSENTITI DALLA LEGGE?

I sistemi di geolocalizzazione dei lavoratori con GPS rientrano a pieno diritto nella normativa sui controlli a distanza. L’utilizzo di dispositivi con tale fine è consentito per “esigenze organizzative e produttive, per la sicurezza del lavoro e la tutela del patrimonio aziendale” (art. 4 dello Statuto dei Lavoratori)

E’ NECESSARIO CHE L’UTENTE FIRMI IL CONSENSO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI?

No. Il Codice della Privacy esclude la necessità del consenso per il trattamento dei dati; è obbligatorio per il datore di lavoro informare i dipendenti ma non deve necessariamente richiedere un consenso per il trattamento di tali dati: l’Art. 24 comma 3 dello Statuto dei lavoratori sancisce che i dati “sono utilizzabili a tutti i fini connessi al rapporto di lavoro“, eliminando ogni dubbio in materia.

 

Per ulteriori informazioni sulla privacy consigliamo una lettura di tale articolo direttamente dal sito web del GPDP (Garante per la Protezione dei Dati Personali):

https://www.garanteprivacy.it/home/servizi_online